Nov 11

IL TRIBUTO DEGLI AVVOCATI AD UN AVVOCATO

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“Non si trattava del resto della causa isolata di un solo uomo che doveva essere difesa, ma vi era, dietro questa causa, il diritto, la giustizia, l’umanità”

Il 10 novembre 2017 la Camera Penale della Repubblica di San Marino è stata invitata alla Cerimonia di Consegna del XXII Premio Internazionale per i Diritti Umani “Ludovic Trarieux” 2017 assegnato al Prof. Avv. Mohammed Al-ROKEN.

Creato nel 1984 il “Premio Internazionale dei Diritti del’Uomo – Ludovic Trarieux”, “Il Tributo degli avvocati ad un avvocato”, è attribuito ad “un avvocato senza distinzione di nazionalità o foro d’appartenenza che abbia contribuito, con il proprio impegno, la propria attività e le proprie sofferenze, alla difesa dei diritti dell’uomo, alla supremazia del diritto, alla lotta contro il razzismo e l’intolleranza”.

Mohammed al-ROKEN, avvocato degli Emirati Arabi Uniti che si è distinto per aver difeso vittime di violazioni dei diritti umani negli Emirati e che è per questo attualmente detenuto, è stato selezionato come vincitore del premio dalla giuria che si è riunita il 27 maggio 2017 a Roma nella splendida cornice di Villa Medici.

La cerimonia di consegna del premio è stata preceduta da una tavola rotonda “IN DIFESA DEI DIFENSORI DEI DIRITTI FONDAMENTALI”, dopo i saluti di rito e l’introduzione dell’Avv. Federico Cappelletti, hanno preso la parola tra gli altri, l’Avv. Bertrand Favreau, Presidente Institut des Droits de l’gomme del Avocat Européens, L’Avv. Anton Giulio Lana, Presidente Unione Forense per la Tutela dei Diritti Umani, l’Avv. Barbara Spinelli, del Comitato esecutivo European Ass. of Lawyers for Democracy & Word Human Rights e l’Avv. Nicola Canestrini, Responsabile del Progetto Avvocati Minacciati dell’Unione Camere Penali Italiane.

La cerimonia è stata molto partecipata e ci sono stati momenti di commozione quando sono state ricordate tutte le battaglie poste in essere da Mohammed Al-ROKEN e con il Tributo all’Ordine degli Avvocati del Belucistan per l’attentato che nell’agosto del 2016 ha ucciso 54 Colleghi.

Un modo per non dimenticare quelli di noi, assassinati, imprigionati o perseguitati per aver garantito il diritto fondamentale alla difesa.